» Cose all’ Italiana ovvero: il “Codice” è “Rosso”, ma tiriamo avanti! » Inviato da CFMuccio
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Ho comprato e letto con molta attenzione il libro di G.Savignano. Finalmente dei soldi spesi bene per un libro, in un periodo in cui anche Striscia la Notizia diventa critico letterario e propone libri di terza categoria che aimè vendono più del dovuto (ma il problema è di chi li compra!).
L’ho letto “in un fiato”, un pomeriggio gradevole, come non accedeva da anni, come lessi tanto tempo fà l’Isola del Tesoro per scoprire come andava a finire!
La conclusione però non è scritta, ma attenzione c’è!
La conclusione è che viviamo una Sanità malata in toto dal paziente, alle strutture, all’organizzazione sino ai medici. Ad una prima lettura sembra che le vittime siano i pazienti “sballottati” dai medici a volte descritti come inetti a volte come incompetenti. Ad una riflessione più lenta e oculata si scopre che le prime vittime sono i medici e di conseguenza i pazienti. Medici sul cui capo pende “la mannaia del giudice inquisitore”, della denucia che è dietro l’angolo, poichè si partirà sempre da una presunta colpevolezza in caso di insuccesso. Medici che lavoraro sotto-organico e senza una organizzazione efficiente e che a volte sono costretti a risolvere i problemi con spirito di iniziativa personale. A mio avviso è il medico che facente ormai parte dal sistema descritto da Savignano dovrebbe indignarsi, quasi ribellarsi, e riacquistare con dignità il ruolo quasi di traumaturgo nei confronti del paziente. E’ il medico che non può più accettare di lavorare in fretta, senza mezzi, senza macchinari idonei, senza collaborazione infermieristica di elevata professionalità. Ed è sempre il medico da cui dovrebbe partire il bisogno di isolare i “cattivi” e tenere i “buoni”. La politica è politica, la sanità è altro. E allora Savignano getta il sasso, il sasso ha rotto “il vetro” e qualcosa è accaduto (convegni, presentazioni, discussioni), ma il vetro è rimasto rotto e noi tutti, società civile, abbiamo messo un cartone al posto del vetro e tiriamo avanti come al solito…. come si fa di solito….”all’italiana”….!!!
Carmine Franco Muccio
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